Appuntamenti gruppo di Torre Maina

TESTIMONIANZA per le coppie di fidanzati del corso prematrimoniale

TESTIMONIANZA per le coppie di fidanzati del corso prematrimoniale:
Abbiamo raccolto un po' di pareri e impressioni dai ragazzi del gruppo post cresima di Torre riguardo alla vita in famiglia.


Al gruppo vengono una ventina di ragazzi dai 12 ai 16 anni, e la nostra intenzione è  farvi sentire anche la loro voce : state per costruire una famiglia e  pensiamo che possa quindi esservi utile.


Abbiamo chiaccherato un po' coi ragazzi apertamente e abbiamo poi permesso loro di scrivere cosa pensavano della loro famiglia in modo anonimo.


Prima di tutto, abbiamo visto che è DIFFICILE per i ragazzi parlare di questo genere di cose.

Sono, in effetti, poco abituati a ragionare su quello che vivono in famiglia: a volte proprio gli aspetti più importanti della nostra vita sono quelli su cui non ci fermiamo a ragionare.
Abbiamo chiesto ai ragazzi tre cose: cosa gli piace della vita in famiglia, cosa non gli piace, e cosa si aspettano dai loro genitori.
Ovviamente hanno detto cose anche molto diverse tra loro.
Abbiamo fatto talvolta fatica a andare in profondità, ma abbiamo visto che possono sentirsi molto a disagio quando qualcosa con i loro genitori non funziona.


Uno dei temi principali è stato la libertà. I nostri ragazzi sentono molto il problema della propria autonomia. InIn qualche i ragazzi reagiscono in modi molto diversi alle proibizioni dei genitori, tra loro: c'è chi perché i genitori non gli permettono di uscire si sente incompreso e non riesce a comunicare, c'è chi reagisce piuttosto bene anche ai limiti messi dai genitori.

Una delle ragazze ha detto infatti: non mi sento capita, vorrei che mi lasciassero fare quello che voglio, magari vorrei avere dei genitori diversi che mi capissero.
Si potrebbe quindi pensare che il genitore che si impone è destinato a avere dei figli ostili.
In realtà pur volendo avere la loro libertà non temono però l'autorità: uno dei ragazzi ha detto: istintivamente vorrei più libertà, vorrei poter fare quello che mi pare, e non dover chiedere il loro permesso. Ma pensandoci mi rendo conto che ci sono delle ragioni per le cose che mi permettono o meno di fare e quindi lo capisco e non me la prendo.
Capire le ragioni di quello che gli viene proibito probabilmente aiuta: questo vuol dire che il genitore deve impegnarsi a spiegare sempre il perchè delle proprie proibizioni.
Non per forza avere più libertà li rende più contenti di quello che hanno: c'è chi ha detto: i miei mi lasciano fare tutto quello che voglio, non mi pongono limiti, posso uscire senza problemi. Ma alla domanda di cosa trovasse di bello nella vita in famiglia ha risposto che non sapeva cosa dire, visto che i suoi genitori sono divorziati.

Tra i ragazzi più grandi, verso i 16 anni, si vedevano 2 gruppi di persone: chi si sentiva di avere un buon rapporto coi propri genitori, di potersi appoggiare a loro, e chi invece no: uno dei ragazzi ha detto proprio “penso che non possano capire i miei problemi”.
Non sono capaci di dire  chiaramente cosa faccia o non faccia funzionare l'atmosfera in famiglia. Ma sono molto capaci di soffrire o essere contenti in conseguenza all'atmosfera che respirano a casa.
In certi casi, i ragazzi che possono contare su un appoggio stabile e forte dai genitori appaiono  forti e entusiasti nell'affrontare una serie di difficoltà.
D'altronde, noi educatori vediamo anche che  quelli che si sentono emarginati dai compagni, o non capiti o non accettati non riescono a essere contenti lo stesso solo perchè a casa sono sostenuti: più crescono, più è importante che trovino un appoggio anche all'esterno della famiglia, sano e positivo, come proviamo a fare con il gruppo della parrocchia.
Tutti, educatori e ragazzi, vi auguriamo di cuore di vivere un matrimonio davvero bello e che porti un pezzo di paradiso in terra, come è la famiglia quando funziona con l'aiuto del Signore.

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