Appuntamenti gruppo di Torre Maina

La Legge Naturale

Pubblico un riassunto dell'incontro più "filosofico" che abbiamo fatto fin'ora: la legge naturale. A breve posterò anche quelli sulla coppia.

DOMANDA INIZIALE:
educatore (E) : Esiste una legge "naturale", cioè a cui tutti gli uomini sono sottoposti per natura? secondo voi esistono delle leggi uguali per tutti gli uomini?  in comune a tutti? se esistono, perchè alcuni popoli permettono cose che per noi sono sbagliatissime? E perchè il mondo di adesso ha una morale diversissima da quello di 50 anni fa...?

Ragazzi (R) : Dovrebbero esistere, ma non è così!
E: quali leggi secondo voi dovrebbero essere universali?
R:
  • non uccidere, non rubare...
  • libertà di parola e di azione, nel limite in cui questo non nuoccia a qualcun altro
  • libertà religiosa e culturale
  • diritto all'istruzione
  • ...
(clicca su "ulteriori informazioni" per leggere il resto)

E: Ogni stato ed ogni epoca elabora un suo particolare sistema di leggi, con differenze anche molto grandi tra uno e l'altro. Es: l'aborto è permesso in alcuni paesi fino a pochi mesi prima della nascita, mentre in Irlanda è permesso solo in caso di pericolo per la salute della madre.

R: Sarebbe necessario trovare dei punti di mezzo, per stabilire quale sia la via giusta, nelle leggi.
Probabilmente non è possibile stabilire una legge unica per tutti, non esiste una legge che vada bene o che sia vera per tutti.

E: Però alcune sono giuste o sbagliate, al di là di quello che viene detto dalle leggi del paese. La Tailandia, ad esempio, ha una legislazione che rende praticamente legale la pedofilia, e non riusciamo a pensare che esista un pensiero in cui questo possa sembrare giusto, a chi intenda ragionarci su.

Take Home Message:
La nostra mente elabora spontaneamente, al di là del contesto sociale, dei giudizi di merito sulle azioni: questo è giusto, questo è sbagliato. La branca della filosofia che studia ciò che è giusto o sbaglaito si chiama etica.
Elabora di conseguenza giudizi sui doveri: questo si deve fare, questo non si deve fare. Tale giudizio si definisce giudizio deontologico. La nostra mente è inoltre in grado di elaborare un giudizio deontologico (es: non si deve rubare) e un giudizio personale (ma io rubo lo stesso!). Questo è un indizio del fatto che esista una legge naturale a cui siamo tutti chiamati: se il giudizio soggettivo fosse l'unica cosa che conta, non saremmo in grado di elaborare questi due gradi di giudizio!
Esiste una legge naturale? NO, se intendiamo una legge che tutti pensiamo, istintivamente, di dover rispettare, uguale per tutti.
Definiamo, in senso filosofico, LEGGE NATURALE quell'insieme di precetti e regole che l'uomo deve seguire per realizzare i suoi veri e autentici fini. Stabilito questo, ogni epoca e società ha una concezione diversa dei fini dell'uomo: per quella cristiana l'uomo esiste e si realizza se vive pienamente l'amore per gli altri, cioè se lavora per la felicità e la realizzazione dei suoi fratelli e sua seguendo ciò che ci avvicina di più a Dio.
 Per la nostra società contemporanea, ad esempio, un fine importante dell'uomo è il BENESSERE: inteso come eliminazione del dolore, raggiungimento del piacere e rimozione delle scomodità, conservazione e culto della salute, ricchezza e bellezza.
E' possibile immaginare molti fini diversi nella nostra società, e quindi molti diversi mezzi per raggiungere questi fini . Ma non tutte le concezioni dell'uomo e dei suoi fini danno gli stessi frutti: ci sono conseguenze diverse sulla società. Quindi non sono tutte indifferenti! Dalle conseguenza ognuno di voi deve cercare di capire qual'è secondo lui la giusta concezione dell'uomo, dei suoi fini, e quali i mezzi leciti e opportuni per raggiungerli.
Secondo me? alcuni dati che mi colpiscono:
Modena è una delle città con il tasso di occupazione più alto di Italia, che è uno dei 7 paesi più industrializzati del mondo. Quindi ci poniamo in uno stato di benessere elevato: l'ideologia della nostra epoca è realizzata. Eppure è una città con un numero di suicidi alto, come in molte città del nord, numero che cresce nelle grandi e ricche metropoli. Benessere non vuol dire felicità. ***
Oppure:
Concezione cristiana del matrimonio: unione feconda della diversità di due persone che si impegnano a cercare di rendere felice l'altra persona, a costo del sacrificio personale, cercando il suo bene oggettivo.
La concezione materialista della società attuale del matrimonio è: unione di due persone allo scopo di procurarsi piacere e utilità reciproca.
Conseguenze nella società attuale: più del 50 % dei matrimoni finiscono, e un numero ancora maggiore va incontro a situazioni gravi, contro il 10% che si riscontra nelle realtà cristiane forti.

Gian
PS: la resa dei dialoghi e dei pareri è arbitraria, anche se spero fedele allo spirito dell'incontro. Spero di non avervi fatto dire cose che in realtà non avete detto! Chiunque avesse delle obiezioni a riguardo me lo faccia sapere!

Fonti: "introduzione critica al diritto naturale" javier Hervada, ed. Giuffrè;
per statistiche sul matrimonio vedi il sito http://www.pureloveclub.net/ nella sezione statistiche ; sul suicidio e sul matrimonio in generale dati istat.

***ERRATA CORRIGE: dicevo nell'incontro che Modena è tra le città con il tasso di suicidi più alto d'Italia, mentre QUESTO NON E' ESATTO.  Facevo riferimento a dati vecchi che non ho ricontrollato prima dell'incontro. Ha comunque un numero di suicidi  più alto della media nazionale, ma i numeri più alti spettano soprattutto alle grandi città del nord. Mi scuso per l'errore! il messaggio resta però invariato: il numero di suicidi nei paesi industrializzati è alto e cresce sempre più soprattutto in adolescenza ed età giovanile, ed è aumentato per alcune categorie: nei paesi europei i suicidi in adolescenti e giovani adulti maschi è aumentato fino anche al 70% nell'arco dell'ultimo secolo, nonostante l'incremento del benessere (cfn il sito dell'associazione italiana psichiatri).

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